Non Dimenticare: Il peso della Storia

È importante ricordare e non dimenticare ciò che è accaduto dalle leggi razziali in Germania fino alla liberazione di tutti i campi di concentramento e di sterminio. 

In particolare: settembre 1935 leggi di Norimberga in Germania e 15 maggio 1945 liberazione degli ultimi campi; il 1 settembre 1939 indica l’inizio della guerra mondiale che non coincide con l’inizio della persecuzione degli Ebrei, mentre il 2 settembre è la fine della seconda guerra mondiale nel mondo, mentre in Europa era già finita ad inizio maggio e l’ultimo campo di concentramento era stato liberato a metà maggio. 

Grazie al Giorno della Memoria e alle persone come Liliana Segre e Primo Levi, tutt'oggi si ricorda quello che è successo. 

Primo Levi racconta l'orrore e la disumanità dell'arrivo nei campi di concentramento, l’inizio di un lungo periodo di sofferenza, di fame, di lavoro estenuante e di umiliazioni quotidiane, ma anche di una lotta per mantenere la propria dignità e la propria umanità. Appena arrivati nel campo, i prigionieri vengono privati dei loro vestiti e di tutti i loro oggetti personali. Gli viene tatuato un numero sulla pelle, che prende il posto del loro nome e li rende persone senza identità. Da quel momento, ogni prigioniero diventa solo un numero, senza più essere considerato una persona. Primo Levi racconta che il suo numero, "174517" è diventato la sua nuova identità per tutto il periodo della sua prigionia. 

Liliana Segre racconta la fine di tutto l'orrore. La storia di Liliana Segre non riguarda solo lei, ma è un messaggio per tutti. La sua forza ci fa capire quanto sia importante ricordare sempre l’Olocausto. Nonostante il dolore, Liliana ha sempre sperato e lottato per un futuro migliore, ed è per questo che è riuscita a sopravvivere. La sua esperienza ci mostra anche quanto sia pericoloso dimenticare, perché se non ricordiamo, potrebbero succedere cose brutte di nuovo. Liliana Segre non è solo una persona che ha vissuto tutto questo, ma anche un esempio di forza contro l’odio. La sua storia ci insegna che dobbiamo rispettarci, combattere la discriminazione e ricordare sempre il valore di ogni persona. Le parole di Liliana ci dicono che dobbiamo imparare dal passato e fare in modo che chi verrà dopo di noi non dimentichi mai, per evitare che cose brutte come l’Olocausto succedano ancora. La sua vita e la sua lotta sono un invito a stare uniti e combattere sempre contro l’odio e la discriminazione. 


Allora perché è importante ricordare? Perché è stata una delle tragedie più grandi della storia. Tantissime persone sono morte, famiglie distrutte e tanta gente ha sofferto per colpa dell'odio e della violenza. Se non ricordiamo cosa è successo, rischiamo di fare gli stessi errori. Ricordare ci fa capire quanto è importante avere pace, rispettarsi e non odiare. 

Ci insegna che l’intolleranza può portare a cose terribili. Inoltre, ci aiuta a ricordare tutte le persone che hanno sofferto e lottato per un mondo migliore, così che il loro sacrificio non venga dimenticato.


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